1 luglio 2015
Attività ispettiva della DTL di Firenze
Accertamenti nei confronti delle ditte operanti all’interno del mercato ortofrutticolo di Firenze
Nella notte tra il 25 ed il 26 giugno 2015 funzionari della Direzione Territoriale del Lavoro (ispettori e carabinieri del NIL- Nucleo Ispettorato Lavoro) coadiuvati dai funzionari ispettivi dell’INPS e dell’INAIL, nonché da militari dei NAS- Nucleo Antisofisticazioni e Sanità - hanno svolto accertamenti all’interno del mercato ortofrutticolo di Firenze, che hanno riguardato complessivamente nr. 17 aziende (grossisti, cooperative di facchinaggio e logistica, aziende di trasporto). Sono stati identificati nr. 78 lavoratori, per la maggior parte extracomunitari, da cui sono state acquisite informazioni circa le modalità della propria prestazione di lavoro. Gli accertamenti, coordinati dal Responsabile della Vigilanza della DTL, sono proseguiti praticamente per tutta la nottata ed hanno visto l’impiego di circa 30 ispettori, supportati per gli aspetti di ordine pubblico dai carabinieri del Comando Provinciale di Firenze.
Da una prima valutazione degli elementi raccolti è emerso quanto segue:
Dei 78 lavoratori identificati nr. 7 sono risultati completamente a nero, mentre due, pur svolgendo mansioni analoghe ai colleghi, hanno aperto le cosiddette “false partite iva”, mascherando così un rapporto di lavoro subordinato sotto la forma della prestazione autonoma.
Per diversi lavoratori, al momento da quantificare, è stato accertato che non sono state effettuate le visite mediche di idoneità previste per i lavoratori notturni; gli stessi, inoltre, svolgono un orario superiore alle otto ore massime previste per legge (circa 10/12 ore di lavoro giornaliero).
Il fatto più rilevante che emerge dai primi accertamenti, e che assume, per le dimensioni, gli aspetti di un preoccupante fenomeno di elusione che dovrà essere attentamente controllato, è che almeno cinque delle 11 cooperative oggetto delle verifiche, che occupano buona parte dei lavoratori identificati, per garantire agli stessi una retribuzione uguale a quella dei dipendenti delle ditte che hanno loro affidato l’appalto dei servizi di facchinaggio e movimentazione merci (come previsto dalla legge), corrispondono parte sostanziale delle retribuzioni sotto forma di trasferta, che è esente dall’imposizione fiscale e contributiva, con una conseguente evasione che, come parrebbe da un primo sommario esame degli elementi raccolti, potrebbe assumere dimensioni rilevanti (oltre 1.700.000 euro).
Le sanzioni previste per le infrazioni accertate, oltre alle dovute comunicazioni di reato per le omissioni relative alle visite mediche ed al superamento dell’orario di lavoro, ammontano, al momento, ad oltre 22.000 euro, per arrivare, se confermate le ipotesi degli inquirenti sull’evasione contributiva, a circa 1.500.000 euro (mancate registrazioni, errate dichiarazioni agli Istituti Previdenziali, buste paga non corrette).
Parte dei carabinieri del NIL, unitamente ai militari dei NAS, hanno svolto verifiche mirate all’adulterazione degli alimenti ed alla provenienza degli stessi, al fine di garantirne la genuinità, bloccando sul nascere eventuali “truffe alimentari”; i militari del NAS hanno proceduto al sequestro di un partita di merce (deperibile) su cui era stata apposta l’etichettatura riportante come data di confezionamento quella del giorno successivo, fatto questo che configura frode in commercio.