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​24 novembre 2015

Discriminazioni nel mondo del lavoro
Tavola Rotonda del 17 novembre 2015


Il 17 novembre 2015 il dr. Cantisano, direttore della DTL di Napoli ha partecipato alla Tavola Rotonda su " Discriminazioni nel mondo del lavoro per comunità LGBT – Buone prassi a confronto" che si è tenuta presso la sala convegni della Camera di Commercio di Napoli. L'evento è stato promosso dalla Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Napoli in collaborazione con la Consigliera delegata alle Pari Opportunità del Comune di Napoli. Durante l'evento, che doveva essere un momento di confronto e di scambio sul tema delle discriminazioni per le comunità LGBT, il dr. Cantisano, nel suo intervento, ha sottolineato il grande problema relativo all'esistenza di un quadro normativo molto lacunoso che limita enormemente la tutela dei diritti delle persone LGBT. Nel contempo ha, altresì, evidenziato come a livello europeo si sia intervenuti per promuovere azioni tese a realizzare il rispetto ed il pieno godimento dei diritti umani da parte delle persone LGBT. In particolare, con la Raccomandazione CM/REC (2010)5, il Comitato dei Ministri ha richiesto agli stati membri di rivedere le proprie leggi e promuovere nuovi interventi legislativi finalizzati a combattere ogni tipo di discriminazione e a garantire il rispetto dei diritti umani delle persone LGBT. A questo punto, il dr. Cantisano, ha evidenziato che l'attuale normativa sulle Pari Opportunità fa riferimento, esclusivamente, ad una discriminazione uomo-donna e non di genere in senso assoluto. Allo stato attuale, infatti, le persone vittime di discriminazioni di genere, per ottenere una tutela dei loro diritti possono far ricorso solo al diritto vivente della giurisprudenza. Quindi, nelle more di un cambiamento, bisogna avvalersi del ruolo fondamentale dei giudici. Il dr. Cantisano ritiene opportuno precisare che allo stato non risultano presentate presso il proprio Ufficio segnalazioni di discriminazioni, sul luogo di lavoro, da parte di persone LGBT ma neanche di donne. Questo, a suo avviso, potrebbe essere un segnale che evidenzia una carenza di consapevolezza della problematica proprio da parte delle persone vittime di tali discriminazioni. Per tale motivo, ipotizza che la parte sindacale, nei CCNL aziendali, attraverso la produzione di interventi, quali ad esempio i Codici di Condotta, dovrebbe prevedere delle disposizioni antidiscriminatorie, atte a garantire, sui luoghi di lavoro, misure idonee da estendere a tutti e non solo alla questione dicotomica uomo-donna. Il dr. Cantisano ha, inoltre, evidenziato come il ruolo del nostro Ufficio sia importante per future azioni sinergiche con gli altri stakeholders del territorio, al fine di sperimentare ed attuare misure idonee per la tutela antidiscriminatoria di genere. Infatti, un esempio di misura potrebbe essere l'utilizzo dello strumento conciliativo visto come alternativa a quello giudiziario. Il concetto basilare, ha precisato il dr. Cantisano, da applicare al mercato del lavoro, è quello di modificare l'apparato socio-culturale, mettendo in campo strategie e politiche tese a rafforzare quello che, a livello europeo, viene definito come" Diversity Management".

La gestione della diversità deve avere come obiettivo primario non soltanto la rimozione delle barriere che la società innalza per vari motivi, ma anche porsi in maniera attiva, al fine di implementare opportune strategie per la valorizzazione di tutte le persone, a prescindere dal loro sesso, dal loro orientamento sessuale e da qualunque tipo di disabilità.