9 febbraio 2016
Nuove quote per l'ingresso di lavoratori stagionali e autonomi e per le conversioni dei permessi di soggiorno
DPCM 14 dicembre 2015 – Circolare congiunta Min. Interni – Min. Lavoro del 29/01/2016
La DTL di Napoli comunica che, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 dicembre 2015, in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevede un'apertura dei flussi d'ingresso per i lavoratori non comunitari per l'anno 2016. Il nuovo decreto fissa quote sia per le conversioni e per l'ingresso per lavoro autonomo e alcune altre categorie di lavoratori non stagionali, sia per lavoro stagionale.
Per la compilazione delle domande (decorrenza dalle ore 9.00 del 3 febbraio 2016) per lavoratori non stagionali e per le conversioni, occorre collegarsi al sito: https://nullaostalavoro.dlci.interno.it/; l'invio a partire dal 7° giorno successivo alla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale.
In particolare, in base al nuovo decreto – così come chiarito nella circolare congiunta dei Ministeri dell'Interno e del Lavoro del 29 gennaio – sono ammessi in Italia 17.850 lavoratori stranieri per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo.
La quota complessiva è ripartita tra:
- lavoratori stranieri che abbiano completato programmi di formazione e istruzione nei Paesi d'origine ai sensi dell'art. 23 del decreto legislativo n.286/98;
- 100 lavoratori stranieri cittadini di Paesi che hanno partecipato all'EXPO di Milano del 2015;
- 2.400 lavoratori autonomi, individuabili tra: imprenditori che svolgono attività di interesse per l'economia italiana che prevede l'impiego di risorse proprie inferiori a 500.000 euro e provenienti da fonti lecite, nonché la creazione di almeno tre nuovi posti di lavoro; liberi professionisti riconducibili a posizioni vigilate oppure non regolamentate ma rappresentative a livello nazionale e comprese negli elenchi curati dalla Pubblica amministrazione; figure societarie, di società non cooperative, espressamente previste dalla normativa vigente in materia di visti d'ingresso; artisti di chiara fama internazionale, o di alta qualificazione professionale, ingaggiati da enti pubblici oppure da enti privati; cittadini stranieri per la costituzione di imprese "start-up innovative" ai sensi della legge 17 dicembre 2012 n. 221, in presenza dei requisiti previsti dalla stessa legge, a favore dei quali sia riconducibile un rapporto di lavoro di natura autonoma con l'impresa;
- 100 lavoratori stranieri per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado di linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile.
- le restanti 14.250 quote vengono riservate a coloro che devono convertire in lavoro subordinato il permesso di soggiorno già posseduto ad altro titolo.
Per la compilazione delle domande, per lavoratori stagionali (decorrenza dalle ore 9.00 del 10 febbraio 2016), occorre collegarsi al sito: https://nullaostalavoro.dlci.interno.it/; l'invio a partire dalle ore 9.00 del 15° giorno successivo alla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale.
In base all'articolo 4 del nuovo decreto sono ammessi in Italia 13.000 lavoratori stranieri per motivi di lavoro subordinato stagionale.
La quota complessiva riguarda lavoratori subordinati stagionali non comunitari; tali quote verranno ripartite tra le Direzioni Territoriali del Lavoro, con una successiva circolare ministeriale.
Tra questi, 1.500 ingressi sono riservati alle richieste di nulla osta stagionale pluriennale, ovvero relative a quei lavoratori che abbiano già fatto ingresso in Italia per prestare lavoro subordinato stagionale per almeno due anni consecutivi e per i quali il datore di lavoro può presentare richiesta di nulla osta pluriennale per lavoro subordinato stagionale.
Le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2016. Per ulteriori approfondimenti e per scaricare la modulistica di riferimento, occorre collegarsi al sito istituzionale del Ministero del Lavoro www.lavoro.gov.it, nella sezione dedicata.